Supino
Cos’è il supino?
Esso è un particolare sostantivo verbale della quarta declinazione: presenta solo due casi, l’accusativo in -um e l’ablativo in -u.
Il supino in -um
Detto un po’ impropriamente supino attivo, il supino in -um assume il valore dell’antico accusativo di direzione. Per questo motivo si trova in dipendenza da verbi di movimento per indicare il fine del movimento stesso.
E’ possibile che venga determinato a sua volta da un complemento oggetto o da una proposizione completiva.
Legati venerunt questum iniurias.
Gli ambasciatori vennero a lamentarsi delle ingiurie.
Il supino in -u
Ha valore di ablativo di limitazione. Si trova insieme ad aggettivi come facilis, difficilis, incredibilis, iucundus, turpis ecc.
O rem non modo visu foedam, sed etiam auditu!
O che cosa turpe non solo da vedere ma anche da sentire!
Il supino passivo viene utilizzato con pochi verbi: le forme che si incontrano più spesso sono state riportate di seguito.
- auditu= “a udirsi”;
- visu= “a vedersi”;
- cognitu= “a conoscersi”;
- memoratu= “a ricordarsi”;
- intellectu= “a capirsi”
Questo era il supino! 😉
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