Proposizione relativa impropria
Che cos’è una proposizione relativa impropria?
Quando una proposizione relativa presenta il verbo al modo congiuntivo, essa può assumere:
- valore causale (può essere accompagnata da rafforzativi come quippe, ut, utpote);
- valore concessivo (può essere accompagnata da tamen);
- valore finale;
- valore consecutivo (anticipata da is, ea, id, da talis, da tam e da tantus);
- valore ipotetico;
- valore limitativo.
Inoltre la proposizione relativa impropria è correlata alla proposizione reggente seguendo precise regole riassunte nella tabella che segue.
Me, qui ad multam noctem vigilassem, somnus complexus est. (valore causale)
Poiché ero stato sveglio fino a tarda notte, mi colse il sonno.
Quis est, qui C. Fabricii, M. Curii non cum caritate memoriam usurpet, quos numquam viderit? (valore concessivo)
Chi vi è che non ricordi con rispettoso affetto Gaio Fabrizio e Manio Curio, pur non avendoli mai visti?
Magistratus, qui ei bello praesint, deliguntur. (valore finale)
Vengono scelti dei magistrati, affinché comandino quella guerra.
Neque tu is es, qui quid sis nescias. (valore consecutivo)
Nè tu sei tale che ignori (da ignorare) che cosa tu valga.
Qui vidisset urbem, captam dixisset. (valore ipotetico)
Se uno avesse visto la città, l’avrebbe detta conquistata.
Questa era la proposizione relativa impropria 😉
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